Fallimento della Fondazione Alessandro Cruto

Nel Consiglio Comunale del 28 luglio 2016 si è sancita la liquidazione della Fondazione Alessandro Cruto con i soli voti della maggioranza.

Se “liquidazione” può essere il giusto termine tecnico per definire la scelta di questa amministrazione a noi sembra più corretto, da un punto di vista politico, parlare di “fallimento“.
Il fallimento della politica del PD locale, che in questi anni ha gestito la fondazione come cosa propria, effettuando le nomine del Consiglio di Amministrazione in maniera politica (molti sono gli esponenti politici locali che vi hanno fatto parte) senza mai seguire quanto obbliga la legge riguardo agli “organismi di diritto pubblico” (art. 3, comma 26 d.lgs. n. 163/2006).

Per di più le funzioni attribuite alla Fondazione Alessandro Cruto (FAC), non ci hanno mai convinti:  non ha senso che una fondazione culturale svolga attività e servizi tipici dell’amministrazione comunale come lo sportello per il Nido comunale, le affissioni e altro.

La stessa struttura della FAC è sempre stata discutibile e ha comportato un costo eccessivo per le casse comunali: persino dotarla di un direttore generale, al di là della persona che ne ha ricoperto il ruolo, ci è sempre apparso come una esagerazione.
Per non parlare del fatto che FAC sarebbe dovuta essere una “fondazione di partecipazione” ma per tutta la sua storia ha avuto come unico socio la Città di Piossasco: come mai non è stato inserito nessun socio pubblico come l’ex Provincia ora Città Metropolitana? E perché mai nessun privato ha deciso di partecipare? Perchè FAC non è stata mai così “affascinate” da attrarre dei Soci oppure perchè si è voluto poter gestirla da soli?

Abbiamo sempre pensato a FAC come ad un promotore culturale, impegnato non a fare ciò che il comune non riusciva a fare ma a portare avanti azioni che potessero arricchire il nostro territorio: ciò era ben espresso anche nel nostro programma elettorale che mai ha riportato l’intenzione di chiudere la fondazione. Piuttosto il nostro intento era quello di trasformarla, per sfruttarne al meglio la missione, riducendo i costi e migliorando i risultati per la popolazione.

Invece questa amministrazione ha deciso di chiuderla, facendo svanire il bagaglio di esperienza comunque accumulato in questi anni e di fatto impoverendo la nostra Città.
Inoltre, per responsabilità sempre di questa amministrazione, i 5 dipendenti di FAC perderanno il lavoro, non proprio una scelta di sinistra!

Infine, per la scelta di questa sindaca, di questa amministrazione e del PD, la gestione della Fondazione non è mai passata attraverso il Consiglio Comunale, impedendo così a chi rappresenta la molteplicità politica della nostra Città di contribuire al suo miglioramento.

Proprio per questi motivi, per noi è stato impossibile partecipare alla votazione di quell’atto di indirizzo che ha determinato il fallimento di FAC: come dichiarato in Consiglio Comunale “voi (PD) ne siete stati il principio e voi ne sarete la fine”.

MoVimento 5 Stelle Piossasco

Post del 2014 pre-elezioni…

Fondazione Alessandro Cruto – Costo del personale